Bando imprese borghi
(2244_BIB)
INVITALIA: “Bando imprese borghi”
Descrizione e Obiettivi
L’incentivo è finalizzato a favorire il recupero del tessuto economico-produttivo nei territori dei 294 comuni assegnatari delle risorse, per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati.
La misura è promossa dal Ministero della Cultura e gestita da Invitalia.
La dotazione finanziaria è di 188 milioni di euro.
Chi può partecipare
Possono avvalersi degli interventi del Fondo MPMI :
- Iscritte nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
- da costituirsi;
- in regola con il DURC;
- in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
- che abbiano titolo a ricevere aiuti “de minimis”;
- che abbiano una o più unità locali ubicate, o nel caso delle società non costituite che si impegnino a localizzarle, nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale;
- nel caso di organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit nonché di Enti del Terzo settore proponenti, essere iscritti o in corso di iscrizione al Registro nazionale unico del Terzo Settore, o, nelle more dell’implementazione, ai registri equivalenti.
Spese ammissibili
Il contributo massimo è pari a 75.000,00 euro e i progetti proposti possono avere un valore massimo di 150.000,00 euro e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda.
La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione e, comunque, tutti i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025. Ciascuna domanda deve essere correlata a una sola iniziativa ed una stessa iniziativa non può essere suddivisa in più domande
Sono ammissibili le spese, al netto dell’IVA, a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, concernenti le seguenti voci di investimento:
- impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
- beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato;
- opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile.
Sono, altresì, ammissibili, le seguenti spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile:
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
- utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;
- canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
- prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata;
- costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.
Il 50% delle spese ammesse devono essere coerenti con gli obiettivi fissati dal tagging climatico.
Erogazione del contributo
Le agevolazioni sono concesse esclusivamente, in “Regime de minimis”, sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 90% dell’iniziativa imprenditoriale ammissibile.
Tale percentuale è elevabile al 100%, fermo sempre il limite massimo, nel caso di:
- nuove imprese, da costituirsi entro 60 giorni dal provvedimento di concessione del contributo;
- imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili (40anni) e/o femminili.
Quando partecipare
Le domande possono essere presentate online sul sito di Invitalia dalle ore 12:00 dell’8 giugno alle ore 18:00 dell’11 settembre 2023.