Bando digitalizzazione del patrimonio culturale in ER
(2266_BDPC_ER)
Bando digitalizzazione del patrimonio culturale in ER
Descrizione e Obiettivi
Con il presente bando la Regione Emilia Romagna intende promuovere il potenziamento digitale della fruizione del patrimonio culturale della regione a partire dalla sua progressiva digitalizzazione intesa sia come strumento di individuazione e conservazione dei beni, sia come impiego delle tecnologie per migliorare la fruizione dei beni e degli istituti culturali.
Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati ai sensi del presente bando sono pari a complessivi € 14.000.000,00 così suddivisi: euro 11.000.000,00 per la linea di intervento n. 1 destinata a soggetti pubblici; euro 3.000.000,00 per la linea di intervento n. 2 destinata a soggetti privati.
Chi può partecipare
Il presente Bando supporta due linee di intervento: Linea di intervento n.1 destinata a soggetti pubblici; Linea di intervento n. 2 destinata a soggetti privati.
Per quanto riguarda i soggetti pubblici (linea di intervento n. 1) possono presentare domanda di contributo i seguenti enti del territorio regionale:
a) Comuni
b) Unioni di Comuni
c) Città Metropolitana di Bologna
d) Consorzi pubblici ovvero persone giuridiche pubbliche a struttura associativa
e) Aziende USL
f) Altri organismi di diritto pubblico così come definiti dall’art 3 del D.lgs. 50/2016 o dall’art 1,comma 1, lett. e) del D.lgs. 36/2023.
La Città Metropolitana può presentare anche progetti territoriali che aggregano almeno cinque comuni.
Per quanto riguarda i soggetti privati (linea di intervento n. 2) possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti:
a) Associazioni
b) Fondazioni
c) Istituti presenti sul territorio regionale associati o collegati alla rete dell’Istituto nazionale per la
storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI).
I soggetti privati, indicati ai casi a) e b), dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:
1) non avere scopo di lucro;
2) avere sede legale e operativa nel territorio regionale;
3) essere costituiti e operare con continuità nel settore dei servizi bibliotecari, archivistici o museali o nel settore della
promozione culturale da almeno cinque anni;
4) se titolari di biblioteche, queste ultime devono essere aderenti ad uno dei Poli regionali del Servizio bibliotecario nazionale; se titolari di archivi
storici, questi ultimi devono essere censiti nel Sistema informativo archivistico regionale o fornire la scheda di censimento in sede di compilazione della domanda di contributo; se titolari di musei, questi ultimi devono avere almeno un regolamento e un direttore come previsto dai Livelli uniformi di qualità (punti 1 e 5.1) di cui al D.M. n. 113/2018 recepito dalla Regione Emilia-Romagna con delibera di Giunta regionale 1450/2018.
Progetti ammissibili
Sono ammissibili i progetti finalizzati alla realizzazione di interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale di biblioteche, archivi storici, musei e altri istituti e luoghi della cultura.
In particolare, i progetti dovranno riguardare:
a) la digitalizzazione e metadatazione del patrimonio culturale;
b) nuove forme di fruizione del patrimonio culturale;
c) nuove forme di monitoraggio e gestione, partecipazione e apprendimento.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a) servizi di digitalizzazione/metadatazione del patrimonio culturale;
b) realizzazione di portali web e sistemi di front-end;
c) progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo e certificazione di soluzioni innovative;
d) acquisizione di servizi informatici (soluzioni SaaS, servizi cloud ecc.) o servizi specialistici strettamente funzionali alla realizzazione del progetto. Nel caso di canoni saranno considerati ammissibili quelli relativi al periodo 1 gennaio 2023-31 dicembre 2025;
e) acquisto o locazione/leasing di arredi e attrezzature informatiche necessari alla realizzazione del progetto, acquisto di software e licenze di utilizzo di brevetti. In caso di leasing o locazione, tali spese sono ammissibili limitatamente ai canoni inerenti al periodo del progetto; nel caso del leasing la spesa ammissibile è quella relativa alla quota capitale dei canoni di locazione.
f) aggiornamento del personale relativo esclusivamente all’utilizzo delle soluzioni o dei sistemi realizzati con il progetto;
g) spese per personale dipendente a tempo indeterminato o determinato, calcolate nella misura massima del 15% delle voci di costo a), b), c), d), e) ai sensi dell’articolo 55 c. 1 del Reg. UE n. 2021/1060, a condizione che i costi diretti dell’operazione non comprendano appalti pubblici di lavori o di forniture o servizi il cui valore superi le soglie comunitarie.
h) spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale delle voci di spesa a) b) c), d) e), f), g), ai sensi dell’articolo 54 del Reg. UE n. 2021/1060.
Periodo di esigibilità delle spese: 1/01/2023-31/12/2025
Erogazione del contributo
La percentuale massima e l’importo massimo del contributo concedibile variano a seconda della linea di intervento e in funzione della tipologia di proponente e delle caratteristiche dei progetti.
In riferimento alla linea di intervento n. 1 (soggetti pubblici) il contributo regionale sarà concesso:
a) nella misura dell’80% delle spese ritenute ammissibili, sino ad un massimo di euro 300.000,00, per progetti che prevedono costi minimi pari a 30.000,00 e non superiori a euro 500.000,00.
b) nella misura del 70% delle spese ritenute ammissibili, sino ad un massimo di euro 2.000.000,00, per progetti di rilevanza regionale che prevedono costi compresi fra euro 501.000,00 e euro 3.000.000,00 presentati dai Comuni capoluogo.
La rilevanza regionale del progetto è connotata, a titolo esemplificativo e non esaustivo, dalla riusabilità della soluzione o di componenti significative di essa, dai servizi resi disponibili in un ambito territoriale vasto, dalla loro scalabilità, dalla loro replicabilità, dall’usabilità da parte di biblioteche, archivi e musei, dal coinvolgimento nel progetto di almeno uno dei Clust-ER regionali o dei laboratori accreditati della Rete Alta Tecnologia della Regione-Emilia Romagna.
In riferimento alla linea di intervento n. 2 (soggetti privati) il contributo regionale sarà concesso nella misura dell’80% delle spese ritenute ammissibili e sino ad un massimo di 300.000 euro per progetti che prevedono costi minimi pari a 30.000,00 e non superiori a euro 500.000,00.
Regime di aiuto nessuno
Quando partecipare
I termini di apertura per la presentazione delle domande, tramite l’applicativo SFINGE, sono ricompresi nell’arco temporale che va dalle ore 13.00 del 13 luglio 2023 alle ore 16.00 del 16 ottobre 2023.
La procedura di selezione delle domande e dei relativi progetti sarà di tipo valutativa a graduatoria.